NATIVITAS

I PRESEPI DI UMBERTO VALENTINIS

Nell’ambito delle iniziative del XXXI Festival Internazionale di Musica Sacra 2022 “Trinitas. Trinità dell’Umano”. Progetto espositivo organizzato da Presenza e Cultura, Comune di San Vito al Tagliamento, Centro Iniziative Culturali Pordenone e con il sostegno della Regione FVG.

Servizio TGRFVG di martedì 6 dicembre 2022 / ediz 19.30

Questi Presepi si potrebbero definire “Scenografie della Natività”:
luoghi dove si dispiega il racconto della Nascita.
Due tipologie si alternano, talvolta combinandosi.

Alla prima appartengono i presepi dove l’elemento paesistico prevale,
mentre nella seconda è l’elemento architettonico a dominare,
ma in molti vi è un’alternanza delle due tipologie.
Nei Presepi “paesistici” è l’assemblaggio degli elementi naturali di partenza:

– radici, frammenti di ceppaia, cortecce, elementi minerali -,
a suggerire soluzioni formali, a orientare i criteri di organizzazione del materiale.
L’immaginazione dell’artefice, immersa nel suo vissuto, gremita di reminiscenze iconografiche,
risponde alle suggestioni formali che riconosce, annidate nei materiali,
assecondandole fino a dare forma alle loro segrete potenzialità espressive.
In questo tipo di Presepi il disegno, e quindi il progetto, non preesistono alla loro realizzazione,

che è in tutto e per tutto, “opera in divenire”.
Molto più importante del disegno è qui la sensibilità analogica dell’artefice,
educata al gioco incessante della metamorfosi,
e a quello delle mutevoli corrispondenze che attraversano la natura.

Videointerviste a cura di Giorgio SImonetti

486a mostra d’arte a cura di Giancarlo Pauletto e Bruno Beltramini
Coordinamento Maria Francesca Vassallo e Stefano Padovan
SESTO AL REGHENA
SALONE ABBAZIALE SANTA MARIA IN SILVIS
3 DICEMBRE 2022 – 15 GENNAIO 2023
dal venerdì alla domenica 10.00-12.00 / 15.00-18.00
Chiuso il 25 e 26 dicembre 2021 e il 1° gennaio 2023
INGRESSO GRATUITO
www.comune.sesto-al-reghena.pn.it / www.viedellabbazia-sesto.it
Ufficio Turistico – Sesto al Reghena tel. 0434.699701

INTERMEZZO MUSICALE CON
GIOVANNI FLOREANI
Cornamusa e zampogna

Muusiche della tradizione natalizia

Giovanni Floreani. Diplomato all’Istituto Tecnico Malignani e Master Europa Innovation. Frequenta corsi privati di fisarmonica e chitarra dal 1967 al 1969 proseguendo poi da autodidatta. Inizia il suo percorso di attenta ricerca musicale alla tradizione folk degli anni ’80. Diventa musicista professionista nel 1996, dopo aver svolto innumerevoli lavori, dall’agricoltore all’impiegato, da agente di rappresentanza al designer.
Nel 1996 fonda l’Associazione Furclap (produzioni artistiche e musicali, spettacoli, animazioni) e nel 1999 la società Colori (organizzazione eventi e allestimento set). Nel 2002 promuove la costituzione di una società cooperativa che si occupa degli adempimenti fiscali di artisti, musicisti e attori. La sua carriera include la realizzazione di numerosi CD, DVD, pubblicazioni, produzioni teatrali, innumerevoli partecipazioni a festival musicali e artistici e seminari in tutta Italia e all’estero in Austria, Francia, Eritrea, Scozia, Svizzera.

In collaborazione con Associazione Culturale Furclap


IL CANTO DELL’ANIMA

Anastasiia Gotovtceva mezzosoprano
Ecem Eren viola
Andrea Virtuoso pianoforte
Musiche di Brahms, Bruch

Il progetto pluriennale dedicato alla musica vocale da camera su testo sacro o spirituale, lezioni concerto che vedono protagonisti gli allievi della classe di musica da camera di Franco Calabretto al Conservatorio di Trieste, è dedicato a due cicli liederistici di Brahms: il suo testamento spirituale con testi tratti dalla Bibbia (Vier ernste Gesänge op.121) e il canto di ninna nanna al Bambino Gesù, nell’inusuale combinazione di viola e mezzosoprano (Zwei Gesänge op.91). La preghiera Kol Nidrei proviene dalla tradizione ebraica, collocata qui a mo’ di intermezzo strumentale tra i due cicli liederistici.

INGRESSO A PAGAMENTO (€ 3,00)

ELISABETH ZAWADKE

Musiche di Bach, Buxtehude, Sweelinck, Mendelssohn-Bartholdy, Franck, Messiaen

Due recital organistici offrono la possibilità di collaborare con festival e associazioni attive sul territorio regionale, con programmi diversi volti alla valorizzazione di strumenti importanti realizzati in Friuli, vero vanto di una tradizione artigianale secolare di altissimo profilo. Protagonista di entrambi i concerti l’organista tedesca che, già docente per molti anni all’Accademia di Lucerna in Svizzera, insegna oggi nei conservatori italiani.

LAUDA PER LA NATIVITA’ DEL SIGNORE

Ensemble vocale Ottava Nota
Ensemble strumentale Ad Maiora
Alessandro Arnoldo direttore
Musiche di Respighi, Loro

In questa Lauda dedicata al conte Guido Chigi, i cui testi sono tratti da una raccolta anonima intitolata Lauda umbra, tradizionalmente attribuiti a Jacopone da Todi, sono meravigliosamente espressi due aspetti molto caratteristici della personalità di Ottorino Respighi: un profondo senso della religione e dell’umanità, e l’amore per le forme artistiche del passato che egli fa rivivere nella sua musica di suprema maestria.
Completa il programma ancora una prima esecuzione di un brano commissionato dai Festival di Pordenone in partnership con Trento e Bolzano, su testi di Padre Turoldo.

PUER NATUS

Canti di culla dagli Appennini al Mare
Marco Carnemolla, contrabbasso e basso acustico
Maurizio Cuzzocrea, voce, chitarra battente e chitarre
Carlo Gandolfi, piffero, piva e zampogne
Franco Guglielmetti, fisarmonica
Mario Gulisano, percussioni e scacciapensieri
Maddalena Scagnelli, voce, violino e salterio

Il concerto è un viaggio nel repertorio dei canti dedicati al Figlio nelle tradizioni musicali, frutto del lavoro di ricerca di due gruppi attivi al nord e al sud Italia. Documenti sonori che dal repertorio del Monastero di Bobbio giungono fino all’Etna, la Muntagna al centro del Mediterraneo, dopo aver attraversato gli Appennini delle Quattro Province e della penisola calabrese. In un itinerario dal Medioevo alla ricerca etnomusicologica del XX secolo, sei musicisti diversi per geografia, ma simili per passioni, percorrono il canto d’amore per eccellenza, alla ricerca delle caratteristiche comuni nel tempo e nello spazio.

STORIA DI UN FIGLIO CATTIVO

Sacra rappresentazione per soprano voce ed ensemble
Musica di Filippo Bittasi
Matteo Gatta libretto e drammaturgia
Daniela Pini mezzosoprano
Matteo Gatta voce recitante
Ensemble Tempo Primo
Andrea Berardi organo
Mattia Dattolo direttore

In questa sacra rappresentazione ispirata alle Confessioni di Agostino di Ippona, la protagonista è Monica, la madre che non ha mai smesso di pregare per la conversione del figlio, un “figlio cattivo”, ritratto attraverso la lettura di passi di lettere di Agostino e soprattutto attraverso la riflessione che proprio la madre elabora rivolgendosi a Dio.
Questa coproduzione tra i Festival di Ravenna e Pordenone, nasce dalla collaborazione tra due giovanissimi talenti ravennati, il compositore Bittasi e l’attore-autore Gatta. Tutti giovani anche gli esecutori, impegnati in un progetto di grande tensione concettuale.