Ancora pochi giorni, e dal 5 febbraio ci ritroveremo nuovamente per dar vita a Musicainsieme. E di musica, assieme, ne abbiamo condivisa tanta nell’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone. Una sala a misura di pubblico, dove i musicisti sono così vicini da poterne percepire l’intensità del respiro, la tensione delle dita, le vibrazioni del corpo per ricercare in quelle corde, in quei tasti, in quei fiati, una totale e profonda intimità. Una Magia. Una magia continuamente cercata, a cominciare dalla propria interiorità, che richiede molto studio e conoscenza.
Ed è per questi motivi che, per noi pubblico, non è sufficiente “ascoltare”. Per non sprecare un solo momento di quella magia e quindi vivere più intensamente quei momenti, dovremmo anche noi possedere strumenti che ci permettano di affinare le nostre capacità di comprensione. E quindi una maggiore pienezza di ascolto.
Ognuno, immagino, avrà costruito un proprio percorso. Per quanto ci riguarda, anche nella nostra Casa, durante tutto l’anno, sono molte le occasioni per entrare, in vario modo, nel mondo della musica.
Un posto speciale va sicuramente a Musicainsieme, che presentiamo ampiamente ora, e che ci permetterà un contatto molto ravvicinato con bravissimi musicisti e giovani altrettanto bravi. Per conoscerli meglio, la loro partecipazione è accompagnata da social, newsletter, videointerviste, presenze nella carta stampata e nei canali televisivi; li potremo seguire anche nel nostro sito “musicapordenone” oppure, con approfondimenti, nelle pagine de “Il Momento”.
Ma è anche importante ricordare che il tutto coinvolge, dietro le quinte, tante persone che, con il loro lavoro, anche qui da noi, sono impegnate in ogni fase organizzativa per offrire una gradevole accoglienza a tutti e provvedere alle sempre necessarie pratiche burocratiche. A loro va il nostro grazie.
Vorrei a questo punto suggerire altre occasioni musicali che, da questi giorni di gennaio, ci accompagneranno fino a marzo. Ed ecco gli appuntamenti proposti dall’Università della Terza Età: Giuseppe Verdi e l’impero russo; i grandi interpreti del melodramma ambasciatori della musica italiana nel mondo; l’audizione guidata alla Carmen di Bizet; l’ora di lezione di musica da camera con Franco Calabretto e gli allievi del Conservatorio Tartini di Trieste. E altro ancora seguirà nei mesi successivi.
Desidero, per concludere, condividere un ricordo speciale a don Luciano Padovese, recentemente scomparso, che tanto ha fatto per tutti noi.
Maria Francesca Vassallo Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone

L’auspicio è quello di un ritorno alla normalità, fatta di sale da concerto, e naturalmente di cinema e teatro, gremite come prima del Covid. Una normalità che prende atto di come uno spettacolo dal vivo sia tutt’altra cosa rispetto alla fruizione di un prodotto registrato o in diretta streaming, pur se di ottima fattura. Il contatto diretto con l’artista, la condivisione dell’adrenalina e dell’imprevisto che ogni esibizione comporta, anche per l’artista più consumato, il patto sottinteso tra pubblico ed esecutore, fatto di complicità ma anche di sfida, hanno un qualcosa di magico ed assolutamente insostituibile. È quello che cerchiamo di proporre anche con questa quarantaseiesima edizione di Musicainsieme, i cui ingredienti non cambiano ma i cui contenuti, invece, cambiano continuamente.
Il concerto di apertura (domenica 5 febbraio, ore 11.00) porta sul piccolo-grande palcoscenico dell’Auditorium Lino Zanussi un ensemble composto da musicisti di livello assoluto: per la prima volta abbiamo invitato alcuni membri (quartetto d’archi) dell’ORCHESTRA NAZIONALE DELLA RAI, con un omaggio ad Astor Piazzolla ad al suo strumento preferito, il bandoneon, suonato da uno specialista eccellente; apertura spumeggiante per questo nuovo anno, 2023.
A seguire (domenica 12 febbraio), l’incontro col giovane talento ucraino vincitore del Concorso Scarlatti di Vilnius 2022, una pianista che da Kharkiv è dovuta migrare in Lituania, trovando ospitalità nella locale Accademia. Un appuntamento che ci ricorda ancora una volta quanto il conflitto sia a noi vicino, e come le conseguenze devastanti tocchino gli ambiti più disparati, non ultimo la diaspora di studenti ed artisti ucraini che, per poter continuare la loro attività ed i loro studi, cercano ospitalità in accademie e università europee, lontano dalle zone di guerra.
C’è poi il nuovo vincitore della borsa di studio Premio Musicainsieme, che presenterà una interessante tesi su come la malattia mentale possa influire sulla composizione musicale (domenica 26 febbraio).
Si consolida la collaborazione con il Conservatorio di Milano, che ci propone i vincitori del concorso interno, quest’anno della categoria musica da camera (domenica 5 marzo).
Infine (domenica 12 marzo) uno dei migliori allievi del Conservatorio di Trieste, un fisarmonicista serbo, pluripremiato in concorsi internazionali. Apriamo con il bandoneon, chiudiamo con la fisarmonica. Buon anno e buona musica a tutti. Che sia un anno di pace e sempre nuova speranza. Un ritorno alla normalità, appunto.
Franco Calabretto, Eddi De Nadai, Direzione Artistica

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