Francesco Gesualdi fisarmonica Giovanni Ricciardi violoncello Alessio Venier direttore Musiche di Gubaidulina, Pärt, Šostakovič
Tutto dedicato al Novecento questo concerto che ha il suo fulcro nelle Sieben Worte (1982) di Sofia Gubaidulina, tra i massimi compositori viventi: un lavoro che si ispira ai testi evangelici della Passione. Completano il programma lo struggente Cantus in memoriam Benjamin Britten composto da Arvo Pärt nel 1977 alla morte del compositore che sentiva particolarmente vicino alla sua etica artistica; ed il Quartetto n. 8 di Dmitrij Šostakovič, dedicato alle vittime di tutti i totalitarismi. I solisti sono accompagnati dall’orchestra giovanile friulana che si sta rivelando come progetto regionale di assoluto interesse.
Il progetto Festival Internazionale di Musica Sacra prosegue l’indagine sul sacro, nella musica come nelle arti visive, declinato sotto i più diversi aspetti, aperto al dialogo interreligioso, declinato attraverso i linguaggi della tradizione e dell’innovazione. Un progetto multidisciplinare e articolato, con al centro la stagione dei concerti sacri che si tengono nel Duomo di Pordenone, ma che da alcuni anni comprende anche varie iniziative: mostre d’arte attinenti al tema annuale, cicli di conferenze e lezioni concerto che coinvolgono altri enti partner, concerti e iniziative collaterali che si svolgono su tutto il territorio regionale. Il tema di questa XXXI edizione è quello del “Filius”, che segue quelli del “Pater” e della “Mater” che hanno caratterizzato le due precedenti edizioni. In termini relativi al sacro e al religioso, ma anche in termini semplicemente antropologici, il tema del “figlio” coinvolge fatti quali quello della nascita, della famiglia, della responsabilità dei singoli verso gli altri e della società verso i singoli: è insomma un tema amplissimo, rispetto al quale sono state pensate, in quest’occasione, tre mostre che ci sembrano, in vario modo, ben attinenti all’argomento in questione.