Il programma ruota intorno alla messa di Natale Ave maris stella di Josquin Desprez, di cui abbiamo da poco commemorato i 500 anni della morte nella XXVIII edizione del Festival. Questa messa è basata su un inno sul mistero dell’Annunciazione, il quale racconta che la Vergine Maria concepì il Figlio di Dio attraverso l’afflatus superi flaminis, il soffio di Dio o lo Spirito Santo. Completano il programma alcuni canti gregoriani e mottetti anonimi della preziosa collezione di manoscritti dell’Illustre Confraternita di Nostra Signora di s-Hertogenbosch, eseguiti da uno tra i più acclamati ensemble vocali olandesi.
Il progetto Festival Internazionale di Musica Sacra prosegue l’indagine sul sacro, nella musica come nelle arti visive, declinato sotto i più diversi aspetti, aperto al dialogo interreligioso, declinato attraverso i linguaggi della tradizione e dell’innovazione. Un progetto multidisciplinare e articolato, con al centro la stagione dei concerti sacri che si tengono nel Duomo di Pordenone, ma che da alcuni anni comprende anche varie iniziative: mostre d’arte attinenti al tema annuale, cicli di conferenze e lezioni concerto che coinvolgono altri enti partner, concerti e iniziative collaterali che si svolgono su tutto il territorio regionale. Il tema di questa XXXI edizione è quello del “Filius”, che segue quelli del “Pater” e della “Mater” che hanno caratterizzato le due precedenti edizioni. In termini relativi al sacro e al religioso, ma anche in termini semplicemente antropologici, il tema del “figlio” coinvolge fatti quali quello della nascita, della famiglia, della responsabilità dei singoli verso gli altri e della società verso i singoli: è insomma un tema amplissimo, rispetto al quale sono state pensate, in quest’occasione, tre mostre che ci sembrano, in vario modo, ben attinenti all’argomento in questione.