Benvenuti alla 53 Stagione Concertistica di Casa Zanussi

Sorprendente immaginazione musicale e naturalezza. E ora, a vent’anni, vincitrice assoluta del Concorso Busoni 2015. Sarà lei, Chloe Mun, a inaugurare l’edizione 2016 di Musicainsieme, nell’auditorium del Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone. Una grande emozione per il tantissimo pubblico che accoglie ogni anno la manifestazione dedicata ai giovani talenti dei Conservatori Musicali del Triveneto e dalle regioni contermini. Concerti vissuti a stretto contatto con i musicisti. Un ascolto che si trasforma in esperienza, in cui i brani in programma, gli esecutori, gli strumenti e il pubblico interagiscono rendendo ogni appuntamento un evento originale e unico.
Il 2016 inizia così la sua 53* Stagione Concertistica, per poi svilupparsi durante il corso dell’anno, per favorire un coinvolgimento a tutto tondo. Appuntamenti musicali con talenti del territorio e internazionali, lezioni concerto, seminari di approfondimento su musiche e autori ripensati nel loro contesto storico e culturale fanno un tutt’uno che accompagnerà il pubblico durante i prossimi mesi: Musicainsieme dedicata ai giovani talenti e ospitata in Casa Zanussi (febbraio-marzo); il Festival Internazionale di Musica Sacra nello storico Duomo di San Marco (ottobre-novembre); il Concerto di Fine Anno nel Teatro Comunale Giuseppe Verdi al 31 dicembre. […]
Maria Francesca Vassallo
Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone

Ancora una stagione di Musicainsieme e ancora una volta una grande novità. Non avevamo ancora avuto l’occasione di poter ospitare l’esibizione del vincitore del più importante, prestigioso, ricco di storia, concorso pianistico internazionale in Italia: quello di Bolzano, quello intitolato ad uno dei più grandi pianisti compositori, Ferruccio Busoni. Un concorso che ha laureato grandissimi interpreti che costituiscono il firmamento del pianismo internazionale: da Demus alla Argerich, e, più recentemente, da Louis Lortie a Lilya Zilberstein.
La vincitrice della 60ma edizione, la coreana Chloe Mun, ha dimostrato doti artistiche di straordinaria peculiarità e, a soli 20 anni, quindi coetanea degli altri giovani studenti delle accademie e dei conservatori che si esibiranno in seguito, ha già raggiunto lo status di concertista internazionale e ha aperte davanti a sé le porte delle più importanti sale da concerto.
Imperdibile appuntamento, dunque, e un enorme prestigio, averla nostra ospite all’interno della nostra rassegna di giovani di talento, una vera e propria stagione cameristica che, all’interno della vita musicale pordenonese, si è conquistata uno spazio assolutamente originale. Tra l’altro Chloe ha una storia personale particolarmente toccante (vedere il suo curriculum), che testimonia non solo un talento, ma anche una volontà e una determinazione che hanno del sensazionale.
In programma un “tutto Chopin”, all’interno del quale va segnalata la presenza del ciclo dei Preludi, un corpus particolarmente significativo. La formula dei concerti dedicati ai migliori allievi dei conservatori triveneti prevede quest’anno la presenza di due rappresentanti della prestigiosa classe di fisarmonica del Tartini di Trieste, allievi di Corrado Rojac, celebre virtuoso dello strumento, oltre che apprezzato compositore e didatta. Il programma, di grande suggestione, metterà in evidenza un lato dello strumento che certamente il grande pubblico non sospetta. La vetrina internazionale porta ancora una volta rappresentanti dell’Accademia di Lubiana, ora posizionata all’interno dell’Università slovena.
Il Klaviertrio “Joy” (titolazione che ben esprime la passione per il suonare assieme) propone, tra Haydn e Piazzolla, uno dei più grandi capolavori per questo organico, il 1° Trio di Brahms. Infine un omaggio alla musica jazz, proposto dal Conservatorio di Venezia. L’ensemble della classe del prof. Arrigo Cappelletti, si avvarrà della collaborazione del docente stesso, in veste di esecutore e compositore: testimonianza di come la classe di conservatorio mantenga quella impronta di “bottega d’arte” all’interno della quale il “sapere” e il “saper fare” si tramanda per testimonianza diretta, da maestro ad allievo. Ma c’è un momento in cui il rapporto diviene (quasi) paritario: il maestro avvia gradualmente l’allievo verso la professionalità, mettendosi sullo stesso piano, condividendo
la preoccupazione e l’impegno della performance sul palcoscenico.
Un momento che dà all’allievo grandi opportunità, al maestro grandi soddisfazioni. Difficili da spiegare.
Franco Calabretto, Eddi De Nadai
Direzione Artistica

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