Il quartetto vocale del Corou de Berra ritorna dopo 9 anni nel nostro Festival con un programma del tutto rinnovato che richiamerà ancora una volta le polifonie ancestrali della tradizione popolare sacra delle Alpi del Sud della Francia e in particolare, grazie a nuove ricerche musicologiche, della Contea di Nizza. Dal 1986 il Corou del Berra esprime con l’incredibile fascino di diverse lingue minoritarie, provenzale, nizzarda, occitana, la ricchezza della tradizione sacra di un territorio che costituisce un ponte culturale tra la Francia e l’estremo lembo dell’Italia sud occidentale.
Susanna Soffiantini organo Gianluca Cagnani Maestro di Concerto
A conclusione del progetto triennale dedicato alle Cantate di Bach, un programma di particolare interesse che include due assoluti e rari capolavori con organo concertante. Accanto alle nostre eccellenze regionali, un direttore e due soliste di rinomanza internazionale daranno vita a pagine musicali permeate di una fede e una spiritualità che non possono che far ritenere la musica del grande compositore un tramite tra l’Uomo e Dio.
Leonardo Carrieri Musiche di Lídón, Cabanilles, Martín y Coll, Biggs, Thalben-Ball, Faulkes, Willan, Bales, Tracey, Hakim.
L’appuntamento con il recital organistico vede protagonista il titolare al grand’organo della chiesa arcipretale di San Marco in Rovereto e della chiesa di San Vigilio di Merano che all’attività concertistica affianca lo studio musicologico, dedicandosi in particolare alla musica organistica italiana del Settecento e Ottocento, di cui è apprezzato interprete. Qui propone un programma dedicato ai repertori spagnolo e inglese, dal XVIII al XX secolo.
Coro Giovanile del Friuli Venezia Giulia Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani Direttore Alessio Venier Musiche di Pärt, Vaughan Williams, Orlando
Programma imperniato tutto attorno al tema della Fede: accanto a due delle più note partiture di Arvo Pärt e di Ralph Vaughan- Williams, una commissione del Festival alla giovane compositrice giuliana Maria Beatrice Orlando, in prima esecuzione assoluta. Protagonisti i componenti di due eccellenze assolute della nostra regione nel settore della produzione e dell’imprenditoria musicale giovanile.
Servizio TGRFVG di martetdì 4 novembre, edizione delle 14.00
Sotto il manto del pellegrino / Maria Beatrice Orlando
Gli Ottoni del Teatro Verdi di Trieste Direttore Francesco Castellana Musiche di Gabrieli, Byrd, de Victoria, Palestrina, Bruckner, Poulenc, Lauridsen
Per la prima volta partecipa al nostro festival il Teatro Verdi di Trieste con un progetto tutto dedicato al timbro degli strumenti di ottone, in una carrellata di autori che va dal Rinascimento alla contemporaneità. Il quarto responsorio per la Mattina di Natale, ”O Magnum Mysterium” è uno dei testi più belli della liturgia ed ha ispirato molti fra i maggiori compositori di musica sacra di ogni tempo. Il grande mistero illumina ancora il nostro tempo; é la nostra fede che lo rivela e che nutre la nostra anima.
SARA MAZZAROTTO violino DÁCIL GUERRA GUZMÁN clarinetto CLAUDIO PASCERI violoncello MARIA IAIZA pianoforte
SANDRO CAPPELLETTO voce recitante
La sera di mercoledì 15 gennaio 1941, nel lager nazista di Görlitz, in Slesia, mentre la temperatura esterna oscillava attorno ai 15 gradi sotto zero, nella baracca 27 B e per un pubblico formato da cinquemila compagni di prigionia, ci fu la prima esecuzione di una musica che evoca e annuncia la “Fine del Tempo”, scritta da Olivier Messiaen per i musicisti e gli strumenti che aveva a disposizione in quel contesto drammatico. Su questa straordinaria partitura, uno dei maggiori musicologi e scrittori italiani ha elaborato una narrazione che ne magnifica la forza spirituale.
Le biografie più antiche narrano che Francesco d’Assisi «quando la dolcissima melodia dello spirito gli ferveva nel petto […] traboccava in giubilo alla maniera giullaresca». Questo programma, creato appositamente per l’occasione con la consulenza scientifica di Francesco Zimei, direttore progetto di ricerca europeo ERC Advanced “Laudare”, presenterà in prima mondiale una ricostruzione musicale del Cantico di Frate Sole basata su una nuova interpretazione delle sue fonti più antiche insieme a una selezione di laude recentemente riscoperte, databili tutte tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo. L’ensemble italiano Micrologus ha aperto la strada, ben 40 anni fa, alla scoperta della musica medievale, affermandosi indiscutibilmente come uno dei gruppi più prestigiosi al mondo per l’esecuzione di questo repertorio.