DE MULIERIBUS

IL CANTO DELL’ANIMA

DUO NACHTIGALL
GAJA VITTORIA PELLIZZARI soprano
ALESSANDRO DEL GOBBO pianoforte
Musiche di Mendelssohn, Mozart, Strauss, Schubert, Loewe, von Arnim, Schumann, Ravel

Il progetto dedicato ai giovani del Conservatorio di Udine viene quest’anno realizzato dal duo Nachtigall che da alcuni anni svolge un lavoro di ricerca nel repertorio vocale da camera dedicato alla figura femminile, tra sacro e profano, dal mito dell’antichità alle declinazioni nordiche, alla devozionalità cristiana. Una carrellata di composizioni anche di compositrici femminili, dal rinascimento ai giorni nostri.

Riprese e interviste a cura di Giorio Simonetti

LUDGER LOHMANN, organo

E’ attualmente uno dei più importanti organisti al mondo.
Vincitore dei più importanti concorsi internazionali, tra gli altri il concorso ARD Monaco di Baviera del 1979 e il Grand Prix di Chartres del 1982, è dottore in musicologia e docente a Colonia e Stoccarda, concertista attivo in tutto il mondo. Da alcuni anni dedica i suoi interessi di ricercatore ai problemi di esecuzione della musica romantica, nel progetto di studi organologici presso l’università di Göteborg, Svezia. Il programma comprende brani attinenti al repertorio legato o ispirato al culto mariano.

In collaborazione con Accademia Organistica Udinese,
Festival Internazionale Friulano G.B. Candotti,
Associazione Vincenzo Colombo

ServizioTGRFVG di domenica 5 dicembre 2021
Riprese a cura di Giorgio Simonetti

STABAT MATER

CECILIA BERNINI mezzosoprano
FRANCESCO LOVATO viola
MASSIMILIANO RASCHIETTI, organo
COENOBIUM VOCALE
MARIA DAL BIANCO direttore
Musiche di  Zanettovich, Fracchetti, Schmidhammer

Questo progetto ha il suo cardine nella significativa opera del decano dei compositori friulani contemporanei, Daniele Zanettovich, con il suo Stabat Mater per coro virile, mezzosoprano solista, viola concertante e organo. Completeranno il programma due opere in prima assoluta di due giovani compositore, Antonio Maria Fracchetti e Mathias Johannes Schmiedhammer, commissionati dai Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, e di Pordenone, sul testo dell’Invocazione alla Vergine dal Paradiso di Dante. Il concerto sarà inserito nella 50° edizione del Festival trentino, con esecuzioni a Trento e Bolzano, oltre che a Pordenone.

In collaborazione con Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano

Riprese a cura di Giorgio Simonetti

FLOWER IN THE DESERT

FVG Orchestra
SONIA PRINA contralto
NIR KABARETTI direttore
Musiche di Carrara, Bach, Mendelssohn

In prima esecuzione assoluta quattro canti del compositore pordenonese Cristian Carrara, per voce e orchestra su testi tratti dal libro di Isaia. Ogni canto è scritto in una lingua diversa: Italiano, Ebraico, Inglese, Latino. È un lavoro che racconta di un amore universale tra i popoli, tra le nazioni, tra le persone. La voce, il mezzosoprano, voce di Isaia, dialoga con il mondo, l’orchestra. “Fiore nel deserto” è anche metafora della speranza, della possibilità che abbiamo tutti noi, di aspettare, con pazienza, del fiore più tardivo. È il sorriso di chi ha aspettato tanto e, finalmente, ha visto i fiori sbocciare.
Completano il programma una Cantata di Bach e la Sinfonia di Mendelssohn “La Riforma”.

In partnership con Teatro Comunale di Carpi

Riprese a cura di Giorgio Simonetti

MATER

Sette meditazioni musicali di Carlo Galante, le quattro antifone mariane e il canto XXXIII del Paradiso di Dante
LIVIA RADO soprano, ELENA BUCCI voce recitante, ROSSANA CALVI oboe
Ensemble Vocale Harmonia Cordis

La Vergine Maria, madre di Gesù, rappresenta la “permanenza” del femminile nel nostro percepire la divinità. E dietro la figura della Madonna, già ricchissima in significati e iconografia, si cela segretamente un ricchissimo e remoto patheon di antiche divinità, portatrici di una sapienza arcana e misteriosa. Questa l’idea ispiratrice delle meditazioni di Galante, che si intrecciano con le antifone mariane (citandole) e con la dantesca Preghiera di San Bernardo: l’occasione per accostare il misticismo evocativo delle melodie gregoriane al penetrante linguaggio di un compositore laico ma affascinato dal “sacro”, intersecati nei versi della più alta spiritualità del cammino dantesco verso il Paradiso.

Riprese a cura di Giorgio Simonetti

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