STORIA DEL PATRIARCATO DI AQUILEIA ATTORNO AL 1420

[ 3 incontri › 9 ore ]

A cura di Pier Carlo Begotti, storico della lingua e letteratura friulana

A cura di Pier Carlo Begotti, storico della lingua e letteratura friulana

1. Martedì 3 novembre 2020 › 15.30
I cibi quotidiani: banchetti e mense povere
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2. Martedì 10 novembre 2020 › 15.30
Legno, paglia, mattoni e pietre nelle dimore
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3. Martedì 17 novembre 2020 › 15.30
Lavorare con le mani, le macchine e la mente

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Il tardo Medioevo, per la gran parte del Friuli, caratterizzato nel 1420 dal passaggio del governo dai Patriarchi a Venezia, fu un periodo di innovazioni e, insieme, di conservazioni. I maggiori mutamenti, oltre che sul piano politico e istituzionale, si ebbero in campo culturale, con la rinascita delle arti, della scuola e della letteratura. A tali cambiamenti non corrisposero modifiche nella vita quotidiana, sia tra i nobili, i mercanti, il clero e gli artigiani, sia tra i contadini. Le testimonianze archeologiche e pittoriche, le relazioni e i documenti d’archivio (scritture pratiche come lettere, resoconti, registri contabili) testimoniano una sostanziale stabilità nella costruzione dei luoghi dell’abitare, nell’arredamento e nella suddivisione degli spazi interni ed esterni (ma con il graduale passaggio dei castelli da fortificazioni a palazzi signorili); nel modo di lavorare e di organizzare il lavoro; nell’alimentazione e nelle modalità di procurarsi il cibo.

VOLTI. PITTURE. PAOLO DEL GIUDICE

Nell’ambito delle iniziative del XXIX Festival Internazionale di Musica Sacra 2020 “Trinitas. Trinità dell’Umano”

da sabato 31 ottobre 2020 a domenica 10 gennaio 2021
Sesto al Reghena- Salone abbaziale Santa Maria in Silvis
Dal venerdì alla domenica 10.00-12.00 / 15.00-18.00

Difficile, qualche mese fa, immaginare di riprendere e realizzare un programma di cultura. Temevamo di dover far pausa per almeno un anno; ma l’andamento della pandemia e anche la volontà di tutta l’équipe del Festival, la disponibilità cordiale di tanti operatori già coinvolti nella stesura del programma triennale, risultato vincente nel bando regionale, ci ha persuaso a realizzare questa XXIX edizione. MFV

Comune di Sesto al Reghena, Presenza e Cultura e Centro Iniziative Culturali Pordenone. In collaborazione con Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone. Con il sostegno Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

RINVIATO A DICEMBRE in data da definirsi
nel Salone abbaziale Santa Maria in Silvis, Sesto al Reghena

Ingresso con prenotazione obbligatoria: [email protected] Tel. 0434.699701INTERMEZZO MUSICALE con Adolfo Del Cont, a cura del Conservatorio Tomadini di Udine PROGRAMMA Vladislav Solotarev – Suite n.6: mattino d’inverno – al villaggio cornamuse – crepuscolo – tararushki

NELLO SPECCHIO DEI VOLTI

[…] Ma l’uomo è uno – e sia pure un “uno” a volte problematico e soggetto a sdoppiamento; in quanto “uno” ha bisogno anzitutto di un’ipotesi di realtà all’interno della quale operare consapevolmente, se non voglia essere sempre guidato da poteri che agiscono al di fuori di lui. 

Anche a quest’ordine di pensieri invita la mostra di Paolo Del Giudice, e lo fa già dal suo titolo. Nel quale si esprime, da un lato, il linguaggio artistico che viene accostato alla musica, cioè la pittura, e dall’altro un tema, questi “Volti”, che giustamente l’artista stesso non vuole chiamare ritratti perché – come scrive nel catalogo Memorie di carta, del 2008 – sono “volti sacri di artisti scrittori e poeti da me amati e frequentati” che nascono “filtrati dall’immagine mentale impressa nella memoria”, mentre il ritratto “richiede un soggetto in carne e ossa che sta davanti a te e che ti sfida a carpirgli il segreto più autentico”.

Ecco dunque che si viene delineando il rapporto specifico tra questa mostra e il tema generale del Festival, intitolato quest’anno alla figura del Pater: in che maniera questi “volti sacri di artisti scrittori e poeti” sono accostabili – appunto – alla figura del Pater, si possono cioè riconoscere entro l’aura di esemplarità e di autorità, in cui sia il padre mitico, biblico, religioso, come quello quotidiano della vita familiare, tendono a collocarsi? Ciò si dice dando per scontato che questa figura possa anche voltarsi in quella del “padre padrone”, e quindi negare l’ambito positivo in cui sta abitualmente. Quel “sacri” che Del Giudice stesso accosta al termine “volti” può essere l’inizio di una risposta, se si concordi sull’idea che la “sacralità” di cui si parla non ha qui colore religioso, ma laico e culturale, che non intende mitizzare la figura dell’intellettuale – artista scrittore poeta che sia – sì però sottolineare l’importanza centrale di uno sforzo creativo e di pensiero – quello che si manifesta nell’opera – che è oggi diventato per molti l’unica possibile bussola entro le tremende contraddizioni che segnano la vita del mondo contemporaneo, sempre in precario equilibrio sull’orlo di sventure, ecologiche e politiche, di cui l’umanità stessa è in gran parte causa.[…] Giancarlo Pauletto

PAOLO DEL GIUDICE è nato nel 1952 a Treviso. Si è sempre dedicato alla pittura. Tra il 1973 e il 1983 partecipa alle iniziative della Bevilacqua La Masa. Dal 1985 è presente a Milano (Avida Dollars, Studio Gastaldelli) e a Roma (L’Attico di Sargentini). Dal 2006 una serie di grandi mostre: P.P.Pasolini: volti, 2006, Palazzo Ducale, Mantova; Viaggio in Italia, 2006- 2007 Venezia, Spoleto, Bassano; Pietas Mundi, 2007 Galleria Sagittaria, Pordenone; Memorie di carta, 2008-2009, sei mostre in ambito nazionale; Verderame, 2010, Valle Imperina (BL); Percorsi dipinti – sguardi quotidiani su Treviso, 2011, nove sedi del centro storico; Retrospettiva, 2012, ex Macello, Padova; Inseguire Venezia, 2017, Caorle; Angeli e camion, 2017, Villa Brandolini, Pieve di Soligo; Visioni del Sacro, 2018, Mantova; Grande Guerra – volti momenti relitti, 2018, Forte Mezzacapo (Mestre) e Vittorio Veneto.

ADOLFO DEL CONT si è diplomato in fisarmonica e pianoforte con il massimo dei voti e la lode. Ha tenuto numerosi concerti in tutta Europa, Russia e USA spesso in importanti stagioni concertistiche internazionali, in varie formazioni cameristiche, con orchestre sinfoniche e soprattutto in qualità di solista, presentando un vasto repertorio spaziante dal barocco alle composizioni contemporanee per fisarmonica anche a lui dedicate.
Ha trascritto per fisarmonica classica opere di importanti compositori pubblicate dalle edizioni Berben di Ancona e si è distinto in importanti concorsi internazionali: Primo Premio nel 1988 a Camalò (Tv) e al Grand Prix “Lacroix” (S. Etienne – Francia), nel 1990 a Los Angeles (USA) e nel 1992 al T.I.M. di Roma. Secondo Premio nel 1987 a Castelfìdardo (AN) e nel 1988 al Trofeo Mondiale C.M.A. in Francia. Finalista a Klingenthal, in Germania, nel 1989. È regolarmente invitato in qualità di giurato nei Conservatori di musica e nei concorsi internazionali. Ha realizzato varie incisioni discografiche, tra le quali il CD Classic Accordion – bayan solo, con importanti composizioni dal periodo barocco al repertorio fisarmonicistico contemporaneo, presentato anche su RAI Radio Tre. Molti suoi allievi sono risultati vincitori a concorsi internazionali e si sono diplomati nei conservatori di stato. È titolare di cattedra al Conservatorio Statale Tomadini di Udine.

COME GIGLI NEL CAMPO

Storie ordinarie di miracoli
Un viaggio di musica e parole alla scoperta del Kosovo, con Simone Cristicchi e Padre Benedetto, monaco ortodosso presso il Monastero di Dečani.

SIMONE CRISTICCHI voce e chitarra
OTAC BENEDIKT (Padre Benedetto)

Servizio TGRFVG di giovedì 30 settembre 2021
Videointervista a Simone Cristicchi
Simone Cristicchi: saluto al Festival e presentazione progetto

Storie di Re che diventano Santi, e di corpi che diventano merce.
Storie di candele al miele, e discariche invisibili.
Storie di eremiti e criminali.
Storie di donne vendute su cataloghi, e di piccoli geni della matematica scoperti in paesini sperduti.
Storie di monasteri presidiati dall’esercito per pericolo di attentati terroristici.
Storie di pogrom, di chiese date alle fiamme, di affreschi millenari cancellati per sempre, e di una memoria storica che resiste alla barbarie.
Storie ordinarie di miracoli.

Partnership: Associazione Amici di Dečani

INNO AL PADRE

Intende Voci Ensemble

Mirko Guadagnini, maestro concertatore
Musiche di Alessandro Scarlatti, Domenico Scarlatti, Herbert Howells

Riprese video a cura di Giorgio Simonetti, videomaker

Un percorso attraverso tre secoli di storia della musica in cui si accosta la polifonia del XVII secolo a quella del XX secolo.

Il “Te Deum” a due cori battenti di Domenico Scarlatti introduce al tema sacro del “Padre celeste” in cui ci si immerge, subito dopo, con il canto di lode al Padre pronunciato da Maria Vergine: il “Magnificat” a 5 voci del padre di Domenico, Alessandro Scarlatti (Palermo, 1660 – Napoli, 1725), uno dei maggiori rappresentanti del barocco italiano.

E poi il “Requiem” per doppio coro a cappella, composto nel 1936 dall’inglese Herbert Howells (Ludney, 1892 – 1983), sposta l’arte polifonica nel XX secolo esaltando armonie dal sapore antico in una scrittura compositiva moderna dalla grande potenza espressiva.

Partnership: Associazione Liederìadi Milano

JOHANN SEBASTIAN BACH

VALERIO SIMONINI
Concerto del miglior partecipante alla seconda Masterclass di organo di Elisabeth Zawadke
Musiche di J.S.Bach e di autori del XIX e XX secolo su temi bachiani.

Un programma dedicato a musiche prevalentemente del XIX e XX secolo, tratte dalla vastissima letteratura sviluppatasi attorno all’opera grandiosa di Johann Sebastian Bach, il quale può essere ritenuto il Padre della Musica Europea, per molti il più grande musicista di tutti tempi.

Significativo il fatto che molti compositori abbiano scritto opere traendo spunto dal tema BACH: ruscello in tedesco (quasi “sorgente di musica”), le cui quattro lettere rappresentano anche quattro suoni della scala musicale nelle lingue anglosassoni (si bemolle, la, do, si).

THE LORD PRAYER

Laura Ulloa e Daniela Esposito, soprani
Franco Calabretto, pianoforte

DOMENICA 13 SETTEMBRE, ORE 16.00
Chiesa San Giovanni Battista, Barcis

VENERDÌ 18 DICEMBRE, ORE 15.30
Università della Terza Età Pordenone

MUSICHE DI BERNSTEIN, BARBER, COPLAND, BRITTEN E NEGRO SPIRITUAL TRADIZIONALI

Prosegue la collaborazione col Conservatorio friulano al fine di dare voce ai migliori giovani e promettenti musicisti. Il progetto è volto all’indagine sul repertorio cameristico sacro, affidato ai giovani studenti di canto e musica da camera del prof. Calabretto, al fine di riscoprire e studiare pagine poco eseguite, con un focus annuale dedicato ad una nazione o ad una lingua, con particolare predilezione per l’ambito contemporaneo internazionale e anche per le lingue minoritarie. Dopo l’indagine degli scorsi anni sul repertorio italiano, tedesco (Lied) e spagnolo, nel corso del presente anno accademico è previsto l’approfondimento dell’ambito anglosassone, con l’utilizzo di testi in lingua inglese.
In collaborazione con Conservatorio Tomadini di Udine, Comune di Barcis, Associazione Pro Barcis, Parrocchia di Barcis

CANTARE INSIEME, VIVERE INSIEME

Un concerto con la partecipazione dei cori di allievi delle scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado del territorio. Il programma comprende brani in lingua friulana, francese, inglese e spagnola
 

JOHANN SEBASTIAN BACH

Da mercoledì 2 a venerdì 4 settembre 2020
Chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone, Spilimbergo
Masterclass di organo (2^ edizione) e concerto degli allievi
ELISABETH ZAWADKE, docente d’organo
Una Masterclass con una prestigiosa concertista, già docente dell’Accademia di Lucerna, momento di perfezionamento artistico nella nostra terra, ricca di strumenti storici di gran pregio. Esibizione finale al termine della Masterclass.
In partenariato con la Diocesi di Concordia Pordenone e la Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo

NEGLI OCCHI DEI RIBELLI – DANILO DE MARCO

Nell’ambito delle iniziative del XXIX Festival Internazionale di Musica Sacra 2020 “Trinitas. Trinità dell’Umano”

da sabato 12 settembre a domenica 25 ottobre 2020
Inaugurazione sabato 12 settembre 2020 ore 17.30 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Servizio a cura del TGRFVG Montaggio di Gianluca Maselli
Intervista a Danilo De Marco

…verso la fine degli anni ‘50, mio
padre mi trascinava a conoscere
quei suoi amici dai nomi così buffi:
Jolly, Gordon, Riki, Mandrake,
Julius, Amos, Mosca, Rosso, Mosè,
Fracassa, Gufo, Lampo, Pantera,
Temporale, Leone …
Per me bambino, mi sembrava
sempre di entrare in una fiaba.
Solo anni dopo capii che quelli
erano stati i nostri guerriglieri.

Danilo De Marco

Anche qui l’occhio della camera
segna una fine: quella di una
rivoluzione incompiuta,
i volti di una speranza forse
non del tutto scomparsa.

Carlo Arturo Quintavalle

«Con la perdita della memoria rischiamo di perdere la continuità di significato e di giudizio» scrive Danilo De Marco, maestro della fotografia, friulano, nel riassumere “Negli occhi dei ribelli”, la mostra che sarà inaugurata sabato 12 settembre alle 17.30 nella Chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento (con prenotazione obbligatoria). La personale è una costellazione di volti, una collezione di “figure” e non semplicemente di ritratti, come ricorda Gian Paolo Gri: «Di partigiani, Danilo ne ha inquadrati quasi un migliaio, fin qui; è diventato un collezionista. Ma la sua non è una collezione all’occidentale, possessiva. Ha creato un accumulo che sa di culture lontane, di potlach, dove non si rastrella per sé, per conservare, ma per far dono, per ridistribuire».

CONCERTO DI APERTURA

ANDREA NASSIVERA, nato a Tolmezzo nel 2001, ha iniziato lo studio della fisarmonica all’età di 11 anni col M° Eldi Toniutti ed attualmente frequenta la classe di fisarmonica del conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine, sotto la guida del prof. Adolfo Del Cont ed è stato ammesso al corso di Composizione. In qualità di solista e in formazioni varie si è esibito in molte stagioni concertistiche in Italia, Francia, Polonia e Germania riscuotendo ovunque consensi dal pubblico e dalla critica: “Estate in città” di Pordenone, “Concerti al museo” di Cividale (UD), Sala Darsena di Lignano Sabbiadoro (UD), 45ème Festival d’accordéon a Saint-Pol-sur-Mer (Francia), Lublin (Polonia), 22°, 23° e 24° Festival internazionale della Fisarmonica – Dolomiti (Belluno), Würzburg (Germania), Carniarmonie 2019 ecc. Collabora inoltre con l’Associazione Filarmonica “Fisorchestra G. Rossini” di Santa Giustina (BL) diretta dal M° Ernesto Bellus.
Ha trascritto svariati brani per fisarmonica e orchestra di fisarmoniche. Il 30 giugno 2019 ha vinto il primo premio al concorso internazionale di fisarmonica di Erbezzo (VR). Ha conseguito la maturità in Design Industriale al Liceo Artistico “Giovanni Sello” di Udine, con voto 100/100.

Negli occhi dei ribelli – Danilo De Marco

A cura di Giancarlo Pauletto
Coordinamento Maria Francesca Vassallo e Antonio Garlatti
Chiesa di San Lorenzo, San Vito al Tagliamento
12 settembre > 25 ottobre 2020
Ingresso libero: Sabato e Domenica ore 10.30-12.30 / 15.30-19.00

INFO: www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it – www.centroculturapordenone.it
Info I.A.T. San Vito al Tagliamento: [email protected]
tel. 0434.80251 / 0434.83329

Responsabili artistici Franco Calabretto, Eddi De Nadai, Giancarlo Pauletto
Informazioni: Presenza e Cultura, Via Concordia 7 – 0434.365387 [email protected]
www.centroculturapordenone.it

CONFESSIO

VIRGO VOX ENSEMBLE

Conversione di un Padre della Chiesa tra Confessioni e polifonia contemporanea

Musiche di Kodaly, Nees, Lang, Badings, Pärt, Camoletto

Iniziato a due visioni del mondo, una pagana e l’altra cristiana, Agostino d’Ippona sarà sempre tormentato da queste due differenti realtà.

Assaggerà l’ebbrezza, la malattia, i piaceri, la perdita; amerà la libertà, il successo, il mondo, la vita; sarà percosso dal dubbio, dalla crisi, dalle lacrime, sempre alla ricerca di un’unica cosa: la verità.

In un percorso musicale che attraversa l’Europa contemporanea e molteplici testi della Scrittura biblica e della liturgia cattolica, Virgo Vox, ensemble femminile a cappella di eccezionale levatura artistica, riprende i punti salienti del viaggio filosofico, spirituale e umano di uno dei più importanti Padri della Chiesa, Sant’Agostino.

Partnership: Festival Novecento Milano

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