Canti di culla dagli Appennini al Mare Marco Carnemolla, contrabbasso e basso acustico Maurizio Cuzzocrea, voce, chitarra battente e chitarre Carlo Gandolfi, piffero, piva e zampogne Franco Guglielmetti, fisarmonica Mario Gulisano, percussioni e scacciapensieri Maddalena Scagnelli, voce, violino e salterio
Il concerto è un viaggio nel repertorio dei canti dedicati al Figlio nelle tradizioni musicali, frutto del lavoro di ricerca di due gruppi attivi al nord e al sud Italia. Documenti sonori che dal repertorio del Monastero di Bobbio giungono fino all’Etna, la Muntagna al centro del Mediterraneo, dopo aver attraversato gli Appennini delle Quattro Province e della penisola calabrese. In un itinerario dal Medioevo alla ricerca etnomusicologica del XX secolo, sei musicisti diversi per geografia, ma simili per passioni, percorrono il canto d’amore per eccellenza, alla ricerca delle caratteristiche comuni nel tempo e nello spazio.
Il progetto Festival Internazionale di Musica Sacra prosegue l’indagine sul sacro, nella musica come nelle arti visive, declinato sotto i più diversi aspetti, aperto al dialogo interreligioso, declinato attraverso i linguaggi della tradizione e dell’innovazione. Un progetto multidisciplinare e articolato, con al centro la stagione dei concerti sacri che si tengono nel Duomo di Pordenone, ma che da alcuni anni comprende anche varie iniziative: mostre d’arte attinenti al tema annuale, cicli di conferenze e lezioni concerto che coinvolgono altri enti partner, concerti e iniziative collaterali che si svolgono su tutto il territorio regionale. Il tema di questa XXXI edizione è quello del “Filius”, che segue quelli del “Pater” e della “Mater” che hanno caratterizzato le due precedenti edizioni. In termini relativi al sacro e al religioso, ma anche in termini semplicemente antropologici, il tema del “figlio” coinvolge fatti quali quello della nascita, della famiglia, della responsabilità dei singoli verso gli altri e della società verso i singoli: è insomma un tema amplissimo, rispetto al quale sono state pensate, in quest’occasione, tre mostre che ci sembrano, in vario modo, ben attinenti all’argomento in questione.