• 5 Febbraio 2023
  • ore 11:00
  • Auditorium Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone

5 Febbraio, ore 11

Auditorium Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone

DAVIDE VENDRAMIN bandoneon

ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
Michal Ďuriš, Paolo Lambardi violini
Ula Ulijona viola, Fabio Storino violoncello

Programma
Astor Piazzolla (1921-1992)
Four for tango (Quartetto d’archi)
Tocata rea, fuga y misterio
Adios Nonino
Milonga del Angel
Michelangelo 70
(Bandoneon e quartetto d’archi)
Los sueños (Bandoneon solo)
Five Tango Sensations: Asleep, Loving, Anxiety, Despertar, Fear (Bandoneon e quartetto d’archi)

TGRFVG di domenica 5 febbraio, edizione delle 19.30

DAVIDE VENDRAMIN fisarmonicista e bandoneonista, solista con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, l’Orchestra della Svizzera italiana di Lugano, l’Orchestre de Chambre de Toulouse e la Berner Symphonie Orchestre.
Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, si è esibito in tutta Europa. Ha suonato in prestigiosi festival e associazioni concertistiche: Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, Ferrara Musica, Ravenna Festival, Festival di Lucerna, LAC di Lugano, HEMU di Losanna, Milano Musica, Mersin International Music Festival,  MiTo/Settembre Musica, Amici della Musica di Modena, Pistoia e Trapani, Associazione Filarmonica di Rovereto, Rai NuovaMusica di Torino, Biennale Musica di Venezia, Wettinger Kammerkonzerte.
Ha collaborato, tra le altre, con l’Orchestra del Teatro alla Scala, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’ Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra di Padova e del Veneto e direttori quali: Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Stanislav Kochanovsky, Michele Mariotti, Wayne Marshall, Ingo Metzmacher, Donato Renzetti, Juraj Valcuha, solo per citarne alcuni. Ha inciso per DECCA e ECM. Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Pesaro, all’Università di Torino e all’Hochschule der Künste di Berna.
Insegna fisarmonica e bandoneon al Conservatorio di Vicenza.

MICHAL ĎURIŠ nato nel 1983 a Trenčín in Slovacchia. Terminati gli studi al Conservatorio di Bratislava, si perfeziona con Wolfgang Redik alla Kunstuniversität Graz.
Da 2004 al 2010 ha partecipato ai corsi di perfezionamento con i maestri come A. Altenburger, C. Altenburger, J. Kussmaul, U. Schneider, F. Eichhorn, E. Haffner, G. Schultz, W. Christ e G. Carmignola.
Nel 2004 ha vinto il concorso per la Gustav Mahler Jugend Orchester, dove ha collaborato come prima parte sotto la guida di grandi direttori quali C. Abbado, F. Welser-Möst, I. Fischer, Ch. Müller, P. Jordan, Myung-Whun Chung, sir C. Davis. Dal 2007 al 2013 è stato membro dell’orchestra  Spira Mirabilis e dell’Orchestra Mozart, fondata e diretta da C. Abbado. Nel 2009 ha creato in Slovacchia l’Associazione Humilitas la quale regolarmente organizza delle masterclass nominate Humilitas MasterClass con l’intento di avvicinare ai giovani musicisti in Slovacchia il mondo della musica classica oltre i confini del proprio Paese .Dal 2012 al 2014 suona stabilmente come violista con il Quartetto d’archi Mirus. Dal 2014 entra a far parte dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI  dove suona tuttora. Oltre che per la musica nutre un gran interesse per la comunicazione. In particolare è mediatore e facilitatore della Comunicazione nonviolenta di Marshall Rosenberg. 

PAOLO LOMBARDI ha studiato alla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Alina Company. Ha frequenta la classe di perfezionamento di Pavel Vernikov e Ilya Grubert alla Scuola di Musica di Fiesole, a Gubbio e ai corsi di Portogruaro. Si è diplomato brillantemente nel 2001 presso il Conservatorio di Firenze. Prosegue gli studi con Olga Pogorelova e con Felice Cusano. Si perfeziona in Germania anche con Reiner Kussmaul. Nel 2008 consegue la laurea di secondo livello presso il Conservatorio di Cesena col massimo dei voti e la lode.
È stato membro del Quartetto di Fiesole e del Quartetto Sinopoli (Semchuk, Lambardi, Farulli, Bacelli) e di vari gruppi da camera coi quali ha registrato per la Television de la Suisse Romande e si è esibito in vari importanti festival internazionali. Col Quartetto Antonelliano dell’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è stato ogni anno invitato per i Concerti del Quirinale in diretta su Radio 3 dal 2016 al 2021.
Dal 2004 ha avuto la possibilità di suonare nelle più importanti orchestre giovanili d’Europa (l’Orchestra Giovanile Europea e  Gustav Mahler Jugendorchester).
Dal 2005 è membro dell’Orchestra Mozart di Claudio Abbado. Ha collaborato come spalla in varie orchestre, ultima delle quali l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari.
È parte, dalla sua fondazione (2007), dell’orchestra Spira Mirabilis. Dal 2015 è membro stabile dell’Orchestra Sinfonica nazionale della Rai.

ULA ULIJONA, nata a Vilnius in Lituania, ha ottenuto i diplomi di solista presso la Musikhochschule “Hanns Eisler” di Berlino con Tabea Zimmermann e all’Accademia di Musica di Basilea con Hatto Bayerle. 
Dal 1997 è prima viola solista della Kremerata Baltica, la prestigiosa orchestra da camera fondata e diretta da Gidon Kremer con la quale si è esibita in tutto il mondo. 
Dal 2010 ricopre il ruolo di prima viola dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. 
Ula Ulijona è stata premiata in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il Concorso Internazionale “William Primrose” di Chicago. A Monaco di Baviera ha conseguito il Premio “Dietz-Rose fur die Woche” con la “Sonata per viola e pianoforte” op. 147 di Dmitri Sostakovic. 
Si è esibita come solista con l’Orchestra da Camera Lituana, con i Solisti di Mosca, con la London Philharmonic Orchestra, la Winterthur Symphony Orchestra, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la Boston Symphony Orchestra, in sale quali il Teatro alla Scala di Milano, la Carnegie Hall di New York, il Musikverein di Vienna, la Philharmonie di Berlino, il Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Hall e la Suntory Concert Hall di Tokyo. 
Per la musica da camera collabora tra gli altri con Juri Bashmet, David Geringas, Gidon Kremer, Renaud Capucon, Sol Gabetta, Tatjana Grindenko, Baiba Skride, Christiane Oelze, Heinz Holliger, Nikolaj Znaider, il Quartetto Keller, il Royal Quartett, il Petersen Quartett e lo Szymanovsky Quartett.  
Tiene regolarmemte numerosi corsi di perfezionamento e masterclass di viola in Italia e all’estero. 

FABIO STORINO, nato ad Alessandria, studia violoncello sotto la guida di Antonio Mosca dal quale riceve altresì l’insegnamento della prassi musicale barocca su strumenti originali. Dal 1986 entra a far parte dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, con la quale collabora anche nelle formazioni da camera.

Galleria

foto by @Gigi Cozzarin
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Ancora pochi giorni, e dal 5 febbraio ci ritroveremo nuovamente per dar vita a Musicainsieme. E di musica, assieme, ne abbiamo condivisa tanta nell’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone. Una sala a misura di pubblico, dove i musicisti sono così vicini da poterne percepire l’intensità del respiro, la tensione delle dita, le vibrazioni del corpo per ricercare in quelle corde, in quei tasti, in quei fiati, una totale e profonda intimità. Una Magia. Una magia continuamente cercata, a cominciare dalla propria interiorità, che richiede molto studio e conoscenza.
Ed è per questi motivi che, per noi pubblico, non è sufficiente “ascoltare”. Per non sprecare un solo momento di quella magia e quindi vivere più intensamente quei momenti, dovremmo anche noi possedere strumenti che ci permettano di affinare le nostre capacità di comprensione. E quindi una maggiore pienezza di ascolto.
Ognuno, immagino, avrà costruito un proprio percorso. Per quanto ci riguarda, anche nella nostra Casa, durante tutto l’anno, sono molte le occasioni per entrare, in vario modo, nel mondo della musica.
Un posto speciale va sicuramente a Musicainsieme, che presentiamo ampiamente ora, e che ci permetterà un contatto molto ravvicinato con bravissimi musicisti e giovani altrettanto bravi. Per conoscerli meglio, la loro partecipazione è accompagnata da social, newsletter, videointerviste, presenze nella carta stampata e nei canali televisivi; li potremo seguire anche nel nostro sito “musicapordenone” oppure, con approfondimenti, nelle pagine de “Il Momento”.
Ma è anche importante ricordare che il tutto coinvolge, dietro le quinte, tante persone che, con il loro lavoro, anche qui da noi, sono impegnate in ogni fase organizzativa per offrire una gradevole accoglienza a tutti e provvedere alle sempre necessarie pratiche burocratiche. A loro va il nostro grazie.
Vorrei a questo punto suggerire altre occasioni musicali che, da questi giorni di gennaio, ci accompagneranno fino a marzo. Ed ecco gli appuntamenti proposti dall’Università della Terza Età: Giuseppe Verdi e l’impero russo; i grandi interpreti del melodramma ambasciatori della musica italiana nel mondo; l’audizione guidata alla Carmen di Bizet; l’ora di lezione di musica da camera con Franco Calabretto e gli allievi del Conservatorio Tartini di Trieste. E altro ancora seguirà nei mesi successivi.
Desidero, per concludere, condividere un ricordo speciale a don Luciano Padovese, recentemente scomparso, che tanto ha fatto per tutti noi.
Maria Francesca Vassallo Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone

L’auspicio è quello di un ritorno alla normalità, fatta di sale da concerto, e naturalmente di cinema e teatro, gremite come prima del Covid. Una normalità che prende atto di come uno spettacolo dal vivo sia tutt’altra cosa rispetto alla fruizione di un prodotto registrato o in diretta streaming, pur se di ottima fattura. Il contatto diretto con l’artista, la condivisione dell’adrenalina e dell’imprevisto che ogni esibizione comporta, anche per l’artista più consumato, il patto sottinteso tra pubblico ed esecutore, fatto di complicità ma anche di sfida, hanno un qualcosa di magico ed assolutamente insostituibile. È quello che cerchiamo di proporre anche con questa quarantaseiesima edizione di Musicainsieme, i cui ingredienti non cambiano ma i cui contenuti, invece, cambiano continuamente.
Il concerto di apertura (domenica 5 febbraio, ore 11.00) porta sul piccolo-grande palcoscenico dell’Auditorium Lino Zanussi un ensemble composto da musicisti di livello assoluto: per la prima volta abbiamo invitato alcuni membri (quartetto d’archi) dell’ORCHESTRA NAZIONALE DELLA RAI, con un omaggio ad Astor Piazzolla ad al suo strumento preferito, il bandoneon, suonato da uno specialista eccellente; apertura spumeggiante per questo nuovo anno, 2023.
A seguire (domenica 12 febbraio), l’incontro col giovane talento ucraino vincitore del Concorso Scarlatti di Vilnius 2022, una pianista che da Kharkiv è dovuta migrare in Lituania, trovando ospitalità nella locale Accademia. Un appuntamento che ci ricorda ancora una volta quanto il conflitto sia a noi vicino, e come le conseguenze devastanti tocchino gli ambiti più disparati, non ultimo la diaspora di studenti ed artisti ucraini che, per poter continuare la loro attività ed i loro studi, cercano ospitalità in accademie e università europee, lontano dalle zone di guerra.
C’è poi il nuovo vincitore della borsa di studio Premio Musicainsieme, che presenterà una interessante tesi su come la malattia mentale possa influire sulla composizione musicale (domenica 26 febbraio).
Si consolida la collaborazione con il Conservatorio di Milano, che ci propone i vincitori del concorso interno, quest’anno della categoria musica da camera (domenica 5 marzo).
Infine (domenica 12 marzo) uno dei migliori allievi del Conservatorio di Trieste, un fisarmonicista serbo, pluripremiato in concorsi internazionali. Apriamo con il bandoneon, chiudiamo con la fisarmonica. Buon anno e buona musica a tutti. Che sia un anno di pace e sempre nuova speranza. Un ritorno alla normalità, appunto.
Franco Calabretto, Eddi De Nadai, Direzione Artistica

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