IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SACRA SI RACCONTA
IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SACRA SI RACCONTA
martedì 17 ottobre, ore 17.30 LE VIRTÙ TEOLOGALI Orioldo Marson teologo, Direttore della Casa dello Studente Introduce Franco Calabretto co-direttore artistico del Festival
venerdì 3 novembre, ore 17.30 EVENTO ANNULLATO CAUSA MALTEMPO
PROGETTO KALOPHONIA: INTRODUZIONE AL CANTO BIZANTINO DI SICILIA E DI GRECIA Giuseppe Sanfratello etnomusicologo, Università di Catania Amedeo Fera musicologo Università KU Leuven Belgio Introduce Franco Calabretto co-direttore artistico del Festival
La 32ª edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra apre un nuovo e ambizioso progetto triennale, dedicato alle Virtù Teologali riassunte semplicemente in Caritas et Amor. Una dichiarazione progettuale di tale portata necessita di una introduzione che crei una adeguata contestualizzazione teologica di quello che poi verrà declinato in musica. Ecco il senso della conferenza curata dal Direttore della Casa dello Studente, momento di sintesi interna e di collaborazione tra diversi enti che all’interno della Casa stessa operano. A questa segue un approfondimento su uno dei tanti temi che il Festival toccherà, quello che riguarda un progetto di ricerca sui canti liturgici bizantini di due tradizioni sorelle, quella greca e quella siculo-albanese. Questo incontro, collaterale ad un workshop sul canto bizantino che si terrà all’interno del Festival nel primo fine settimana di novembre, diretto da Gerasimos Papadopoulos, vede protagonisti Giuseppe Sanfratello dell’Università di Catania, che racconterà la sua tesi di dottorato sull’argomento specifico, ed il musicologo Amedeo Fera dell’università belga KU Leuven.
Con un appello urgente e necessario alla speranza, la virtù teologale che assieme a carità e fede costituirà i tre ambiti tematici del nuovo triennio, è ai nastri di partenza la 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, MIC-Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e inoltre con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli.
“Caritas et Amor” è il macrotitolo del progetto triennale che prende avvio quest’anno, con un cartellone concertisticoin programma dal 22 ottobre al 20 dicembre 2023, dedicato allasperanza (nel 2024 tema sarà la carità, nel 2025 la fede). «Un triennio che iniziamo appunto con la Speranza proprio perché sentiamo più urgente e necessario l’appello a questa virtù, come fosse una dichiarazione e un auspicio: che il mondo trovi la forza per riprendere a credere nel futuro» spiegano Franco Calabretto ed Eddi De Nadai, direttori artistici del festival. «È un nuovo progetto di vasta portata, per il quale abbiamo prefigurato una precisa contestualizzazione teologica di quanto verrà poi declinato in musica» commenta Orioldo Marson, teologo e direttore della Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, che martedì 17 ottobre sarà relatore nella conferenza dedicata a “Le virtù teologali”. Sarà il primo di due incontri trematici inseriti nella programmazione, novità di questa edizione. Venerdì 3 novembre farà seguito una conferenza dedicata al canto bizantino di Sicilia e di Grecia, incontro che precede e completa il concerto dell’Ensemble Kalophonia.
Se le due conferenze connotano di novità questa edizione della rassegna, perno centrale della manifestazione resteranno la musica e l’arte: nove i concerti che faranno risuonare il Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, ai quali si aggiungono altri tre concerti in altresedi, di cui uno ospitato sempre a Pordenone nell’Auditorium dell’Istituto Vendramini e due recital organistici fuori città. Come di consueto, il festival di Musica Sacra si interseca alla programmazione delle Università della Terza Età di Pordenone, di Maniago e di Sacile, quest’anno con un evento pianistico (“Il Pianoforte Sacro”) che sarà proposto in triplice replica. Tre infine le mostre, a cura del Centro Iniziative Culturali Pordenone, che saranno curate e allestite a completamento del percorso musicale.
Fra i motivi ispiratori del festival anche «i riferimenti a figure di santi o laici che hanno dedicato la loro vita e le loro opere a “Caritas et Amor: fra questi San Francesco e Madre Teresa di Calcutta – osservano ancora Calabretto e De Nadai - Questa edizione vede inoltre come assoluta protagonista la voce e il repertorio corale, dalle Cantate di Bach ai canti sefarditi, dalla liturgia serbo ortodossa a quanto di essa rimane nel patrimonio popolare dell’Italia meridionale. Dalla Messa di Perosi dedicata a San Giovanni Bosco, alla contemporaneità enigmatica di Giacinto Scelsi».