• 9 Dicembre 2023
  • ore 20:45
  • Duomo Concattedrale San Marco, Pordenone
  • 9 Dicembre 2023
  • ore 20:45
  • Duomo Concattedrale San Marco, Pordenone

ENSEMBLE KALOPHONIA

Canti liturgici bizantini
Gerasimos Papadopoulos, Giuseppe Sanfratello, Anna Maria Civico, Amedeo Fera
concerto finale della residenza d’artista e dei partecipanti al workshop
Gerasimos Papadopoulos, direttore
In collaborazione con Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche, e AreaSud.
Coproduzione con i festival Alkantara Fest e Zampognarea.

Nuova tappa, nel segno di suggestioni musicali che affondano nelle tradizioni a cavallo fra Grecia e Italia, per il Festival Internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura e diretto dai Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai: sabato 9 dicembre, alle 20.45 nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, di scena sarà l’Ensemble Kalophonia per una full immersion nei Canti liturgici bizantini che derivano da due tradizioni ‘sorelle’, quella greca e quella siculo-albanese. il concerto viene riproposto nel conto alla rovescia per le festività natalizie: era inizialmente previsto il 5 novembre, ma era stato annullato a causa del maltempo. Adesso la serata offrirà l’occasione per approfondire il repertorio ‘siciliano’ dei canti liturgici bizantini, alla luce del processo di trasmissione orale e in un delicato equilibrio fra salvaguardia e ‘ribizantinizzazione’. Il programma sarà integrato da alcuni canti paraliturgici calabresi per evocare il “paesaggio sonoro” che fa da sfondo alla tradizione liturgica della chiesa ortodossa nel contesto fra Italia e Grecia. Diretto da Gerasimos Papadopoulos e Giuseppe Sanfratello, che saranno anche protagonisti di interventi per voce solista, l’Ensemble Kalophonia trova un punto di forza nei coristi Anna Maria Civico e Amedeo Fera, che uniscono all’impegno vocale i loro studi e le ricerche musicologiche. La produzione di scena al Festival di Pordenone, realizzata in collaborazione con i festival Alkantara Fest e Zampognarea e con l’Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche e AreaSud, rappresenta il concerto finale della residenza d’artista e dei partecipanti a un workshop dedicato ai canti liturgici bizantini. L’ingresso al concerto è libero, info e dettagli: www.musicapordenone.it.La 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra è promossa da Presenza e Cultura per la direzione artistica dei Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, ed è organizzata in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, MIC-Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e inoltre con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli. 

Il Coro Kalophonia proporrà una selezione di Canti liturgici dalle Grandi Ore e dal Mattutino di Natale nel rito greco-bizantino, dalla tradizione degli arbëreshë di Sicilia e della chiesa ortodossa Greca. Gerasimos Papadopoulos intonerà come solista diversi canti nelle declinazioni mediobizantine, bizantina ‘classica’, post bizantina e greca. Alla sua voce si alternerà quella del solista Giuseppe Sanfratello per la versione siculo-albanese della katavasìa.Gerasimos Papadopoulos è nato e cresciuto a Cipro, dove ha avuto le sue prime lezioni sull’arte psaltica bizantina. Ad Atene, dove si laurea in Filologia Greca, ottiene il diploma di musica bizantina e studia l’oud, la teoria del makam ottomano e il canto ottomano con insegnanti greci e turchi. Attualmente insegna terminologia inglese della musicologia bizantina presso l’Università Europea di Cipro. È anche membro stabile del coro “Maestri dell’Arte Psaltica”, cantante e compositore di musica orientale. Giuseppe Sanfratello etnomusicologo, chitarrista, studioso di canto bizantino e direttore di coro, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Musicologia presso il SAXO Institute dell’Università di Copenaghen, attualmente è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, dove ha conseguito un Dottorato di ricerca in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale (2023) con uno studio etnomusicologico sui repertori di canto ad accordo delle isole Ionie. Ha insegnato etnomusicologia all’Università di Copenaghen e alla Ionian University di Corfù; dal 2020 è docente nei seminari di “Introduzione all’Etnomusicologia” e “Popular Music” all’Università di Catania. Anna Maria Civico cantante, maestra di canto di tradizione orale e vocalità integrata, musicoterapista, ricercatrice indipendente, autrice, si occupa del canto di tradizione orale italiano adducendo pratiche tradizionali e contemporanee, con un focus su timbri della voce, improvvisazione e paesaggio sonoro. Dirige il coro Voce Specifica di Venezia con cui ha in attivo il concerto-performance Albero di canto. Amedeo Fera musicologo e musicista calabrese, ha compiuto studi in sociologia (Università di Trento e Technische Universitaet Dresden), italianistica (University of Washington, Seattle, USA) e Musica, Scienza e Tecnologia del suono (Politecnico Internazionale Scientia et Ars, Vibo Valentia). Docente di ruolo nella scuola secondaria di I grado, attualmente è dottorando di ricerca presso la Katholieke Universiteit di Leuven (Belgio) con una tesi sul primo libro di madrigali del compositore calabrese del XVI secolo Giandomenico Martoretta.

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foto by @Gigi Cozzarin
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Con un appello urgente e necessario alla speranza, la virtù teologale che assieme a carità e fede costituirà i tre ambiti tematici del nuovo triennio, è ai nastri di partenza la 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, MIC-Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e inoltre con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli.

Caritas et Amor” è il macrotitolo del progetto triennale che prende avvio quest’anno, con un cartellone concertisticoin programma dal 22 ottobre al 20 dicembre 2023, dedicato alla speranza (nel 2024 tema sarà la carità, nel 2025 la fede). «Un triennio che iniziamo appunto con la Speranza proprio perché sentiamo più urgente e necessario l’appello a questa virtù, come fosse una dichiarazione e un auspicio: che il mondo trovi la forza per riprendere a credere nel futuro» spiegano Franco Calabretto ed Eddi De Nadai, direttori artistici del festival. «È un nuovo progetto di vasta portata, per il quale abbiamo prefigurato una precisa contestualizzazione teologica di quanto verrà poi declinato in musica» commenta Orioldo Marson, teologo e direttore della Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, che martedì 17 ottobre sarà relatore nella conferenza dedicata a “Le virtù teologali”. Sarà il primo di due incontri trematici inseriti nella programmazione, novità di questa edizione. Venerdì 3 novembre farà seguito una conferenza dedicata al canto bizantino di Sicilia e di Grecia, incontro che precede e completa il concerto dell’Ensemble Kalophonia.

Se le due conferenze connotano di novità questa edizione della rassegna, perno centrale della manifestazione resteranno la musica e l’arte: nove i concerti che faranno risuonare il Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, ai quali si aggiungono altri tre concerti in altre sedi, di cui uno ospitato sempre a Pordenone nell’Auditorium dell’Istituto Vendramini e due recital organistici fuori città. Come di consueto, il festival di Musica Sacra si interseca alla programmazione delle Università della Terza Età di Pordenone, di Maniago e di Sacile, quest’anno con un evento pianistico (“Il Pianoforte Sacro”) che sarà proposto in triplice replica. Tre infine le mostre, a cura del Centro Iniziative Culturali Pordenone, che saranno curate e allestite a completamento del percorso musicale.

Fra i motivi ispiratori del festival anche «i riferimenti a figure di santi o laici che hanno dedicato la loro vita e le loro opere a “Caritas et Amor: fra questi San Francesco e Madre Teresa di Calcutta – osservano ancora Calabretto e De Nadai - Questa edizione vede inoltre come assoluta protagonista la voce e il repertorio corale, dalle Cantate di Bach ai canti sefarditi, dalla liturgia serbo ortodossa a quanto di essa rimane nel patrimonio popolare dell’Italia meridionale. Dalla Messa di Perosi dedicata a San Giovanni Bosco, alla contemporaneità enigmatica di Giacinto Scelsi».

https://youtu.be/pWYEX_KeoJc
Servizio TGRFVG mercoledì 11 ottobre 2023
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Servizio TELEFRIULI
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Servizio TELEPORDENONE
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