Musiche di J. S. Bach, F. Mendelssohn, O. Respighi, M. E. Bossi, G. Tailleferre
Il concerto affidato ad un prestigioso docente dell’Accademia di Lucerna, riporta nel palinsesto del festival il recital organistico che mancava da qualche tempo. Lo strumento utilizzato sarà il “Mascioni” inaugurato nel 1964 alla presenza del Cardinale Albino Luciani, che poi divenne Papa Giovanni Paolo I.
Il programma spazia attraverso alcuni capolavori dell’immenso repertorio, con un interessante focus sul tema del “notturno”.
In collaborazione e con l’apporto del Duomo San Nicolò Vescovo Sacile
Ensemble Seicentonovecento Cappella Musicale di San Giacomo Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima – Roma Flavio Colusso direttore G. Carissimi Missa l’Homme Armé | F. Colusso Et in terra pax
Un Concerto, la proiezione di un Film, una Giornata di studi: un’articolata iniziativa che rientra ne “La via dell’Anima”, grande progetto europeo che attraverso la rete creata dalla circolazione dei tesori musicali raccolti nella Collezione Santini di Münster, unisce molte Città europee. Fra queste, le due cittadine tedesche di Münster e Osnabrück dove nel 1648 fu firmata la Pace di Westfalia, evento di grande importanza che sanciva la fine della Guerra dei trent’anni ed apriva l’Europa a nuovissimi scenari politici e religiosi. Nel 2017, anniversario della pubblicazione delle Tesi luterane, viene anche sottolineato il percorso ecumenico dell’unità dei Cristiani con l’interpretazione della grandiosa e rarissima Missa l’Homme Armé del Maestro dell’Europa musicale Giacomo Carissimi (1605-1674), mirabile esempio di architettura policorale a dodici voci la cui partitura è conservata a Roma e a Münster: metafora della battaglia del “soldato” della Controriforma che vive intensamente quel risanamento morale e disciplinare interno alla Chiesa iniziato ancor prima dello scisma luterano.
In collaborazione con Musicaimmagine Roma| Pontificio Istituto Teutonico di S. Maria dell’Anima | Lichtspiel Enterteinment | Università di Osnabrück
Urška Vidic organo Dejan Prešiček sax soprano Musiche di F. Gon, A. Makor, A. Čopi
Un confronto a distanza tra una serie di recentissime composizioni sacre di giovani compositori sloveni (da segnalare in particolare la “Missa pro Pace” di Čopi) e il nuovo lavoro del compositore goriziano Federico Gon, per coro virile e sax soprano, appositamente commissionato dal Festival, quindi in prima esecuzione assoluta, che elabora liberamente il testo della prima elegia duinese di Rilke, il cui incipit grida la limitatezza dell’uomo dinanzi al mistero metafisico.
A. Ramirez Intende Voci Chorus Ensemble I Giambellindios Mirko Guadagnini direttore
Voce di Dio e voce di popolo, tutto il popolo latinoamericano, la Misa Criolla fu dedicata dal suo compositore a due suore tedesche, Elisabeth e Regina Brückner, che aiutarono i prigionieri di un campo di concentramento portando loro del cibo.
Composta nel 1963, espressione di forme musicali folkloriche, i ritmi tipici della tradizione popolare latino americana vi si intrecciano con i temi della tradizionale messa cattolica. In questo programma sarà accostata al Requiem di Ildebrando Pizzetti, pagina di intensa espressività, che alterna echi arcaici, tardo romantici e marcatamente novecenteschi, scritta in un momento in cui la musica italiana prende il deciso sentiero della ricerca delle proprie radici più autentiche.
Il Sufismo è una ricerca religiosa, spirituale, mistica e ascetica dell’Islam. La preghiera e la meditazione si esprimono anche attraverso canti e danze cerimoniali il cui scopo è l’interiorizzazione dell’amore di Dio, la contemplazione e la saggezza.
La Tariqa Rifai è giunta nei Balcani dalla Turchia verso il 1850 e, sopravvissuta a tutti gli eventi storico politici, compresa la barbarie della dittatura di Enver Hoxa, ha trovato ora nuovo vigore e libertà di espressione nell’Albania del Terzo Millennio.
In collaborazione con la Tariqa RIFAI di Tirana e l’Associazione Culturale Syri Blu di Tirana
Tratto da “La Divina Commedia Opera Musical”, da oltre dieci anni nei maggiori teatri italiani, Dante in Musica è uno spettacolo concerto che propone il viaggio del Sommo Poeta nei regni dell’oltremondo in un intreccio di voci, musica, danza e video art. Musiche originali di Marco Frisina, regia di Andrea Ortis, light-design di Virginio Levrio, lo spettacolo ha vinto nel 2020 il prestigioso Premio Persefone, come miglior musical italiano. Il viaggio di Dante ha la sua acme nell’incontro con Beatrice che lo conduce al Paradiso, figura femminile dominante all’interno della Commedia che conferisce un elemento di sacralità a questo spettacolo di chiusura della 30ma edizione del Festival di Musica Sacra. In scena 9 cantanti/attori e 8 ballerini, con i cori Città di Pordenone, Primo Vere, Spengenberg, Seminario Vescovile, diretti da Marco Frisina.
Servizio a cura del TGRFVG
Riprese a cura di Giorgio Simonetti
Riservato alle scuole: lunedì 20 dicembre ore 10.00
CECILIA BERNINI mezzosoprano FRANCESCO LOVATO viola MASSIMILIANO RASCHIETTI, organo COENOBIUM VOCALE MARIA DAL BIANCO direttore Musiche di Zanettovich, Fracchetti, Schmidhammer
Questo progetto ha il suo cardine nella significativa opera del decano dei compositori friulani contemporanei, Daniele Zanettovich, con il suo Stabat Mater per coro virile, mezzosoprano solista, viola concertante e organo. Completeranno il programma due opere in prima assoluta di due giovani compositore, Antonio Maria Fracchetti e Mathias Johannes Schmiedhammer, commissionati dai Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, e di Pordenone, sul testo dell’Invocazione alla Vergine dal Paradiso di Dante. Il concerto sarà inserito nella 50° edizione del Festival trentino, con esecuzioni a Trento e Bolzano, oltre che a Pordenone.
In collaborazione con Festival di Musica Sacra di Trentoe Bolzano
FVG Orchestra SONIA PRINA contralto NIR KABARETTI direttore Musiche di Carrara, Bach, Mendelssohn
In prima esecuzione assoluta quattro canti del compositore pordenonese Cristian Carrara, per voce e orchestra su testi tratti dal libro di Isaia. Ogni canto è scritto in una lingua diversa: Italiano, Ebraico, Inglese, Latino. È un lavoro che racconta di un amore universale tra i popoli, tra le nazioni, tra le persone. La voce, il mezzosoprano, voce di Isaia, dialoga con il mondo, l’orchestra. “Fiore nel deserto” è anche metafora della speranza, della possibilità che abbiamo tutti noi, di aspettare, con pazienza, del fiore più tardivo. È il sorriso di chi ha aspettato tanto e, finalmente, ha visto i fiori sbocciare. Completano il programma una Cantata di Bach e la Sinfonia di Mendelssohn “La Riforma”.
Sette meditazioni musicali di Carlo Galante, le quattro antifone mariane e il canto XXXIII del Paradiso di Dante LIVIA RADO soprano, ELENA BUCCI voce recitante, ROSSANA CALVI oboe Ensemble Vocale Harmonia Cordis
La Vergine Maria, madre di Gesù, rappresenta la “permanenza” del femminile nel nostro percepire la divinità. E dietro la figura della Madonna, già ricchissima in significati e iconografia, si cela segretamente un ricchissimo e remoto patheon di antiche divinità, portatrici di una sapienza arcana e misteriosa. Questa l’idea ispiratrice delle meditazioni di Galante, che si intrecciano con le antifone mariane (citandole) e con la dantesca Preghiera di San Bernardo: l’occasione per accostare il misticismo evocativo delle melodie gregoriane al penetrante linguaggio di un compositore laico ma affascinato dal “sacro”, intersecati nei versi della più alta spiritualità del cammino dantesco verso il Paradiso.
Musiche di Palestrina, Rachmaninov, Desprez, Leighton, Gesualdo, Kodaly, Strmole
Il sestetto vocale sloveno, pluripremiato e attivo a livello internazionale, offre una silloge di brani dedicati o ispirati alla Vergine Maria composta di quattro parti che corrispondono alle quattro stagioni dell’anno liturgico: Avvento, Natale, Quaresima e Tempo Ordinario. Un percorso musicale che parte dal Rinascimento per giungere al Novecento e ai giorni nostri per una meditazione sulla figura di Maria nei suoi molteplici aspetti: da quello più umano di ragazza in attesa di partorire il Figlio di Dio a quello più divino di Madre e Regina di tutti i credenti.
Riprese a cura di Giorgio Simonetti
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