- 1 Giugno 2020
- Centro Culturale Casa Antonio Zanussi Pordenone
- 1 Giugno 2020
- Centro Culturale Casa Antonio Zanussi Pordenone
INNO AL PADRE: PRIMO LABORATORIO DI POLIFONIA BAROCCA
Direttore e docente Mirko Guadagnini, tenore e direttore di Coro, uno dei principali esponenti del canto barocco della sua generazione, protagonista di una prestigiosa carriera solistica internazionale.
CONCERTO FINALE nell’ambito del XXIX Festival Internazionale di Musica Sacra e del cartellone nazionale Voci per Santa Cecilia (in collaborazione con USCI FVG e Feniarco)
da lunedì 1 giugno a lunedì 30 novembre 2020
Centro Culturale Casa Antonio Zanussi Pordenone
FINALITÀ PRINCIPALE: preparazione del programma che sarà eseguito in concerto nell’ambito del XXIX Festival Internazionale di Musica Sacra Pordenone e del cartellone nazionale Voci per Santa Cecilia
Il laboratorio sarà concentrato sullo studio delle tre importanti opere di Domenico Scarlatti con l’obiettivo di perfezionare intonazione, vocalità specifica del repertorio barocco, rapporto testo-musica, espressività e qualità dell’espressione polifonica di tipo corale a parti reali.
PROGRAMMA DI STUDIO:
Domenico Scarlatti (1685–1757)
Te Deum a 8 voci e basso continuo
Magnificat a 4 voci a cappella
Missa Quatuor Vocum (Messa di Madrid) a 4 voci e basso continuo
Mirko Guadagnini debutta nel 1991 nel Te Deum di Charpentier. Da allora sono innumerevoli i concerti e le opere eseguite tra cui oltre 50 esecuzioni integrali del Messiah di Händel, la Messa in Si minore e numerose Cantate di Bach, riscoperta ed esecuzione di prime assolute di Madrigali di Giulio Cesare Monteverdi, opere di Marini, Marcello, Scarlatti e altri autori del periodo rinascimentale barocco.
Debutta al Teatro alla Scala nel 2005 con Il Rinaldo di Händel diretto da Ottavio Dantone, e torna nel 2011 e nel 2015 con Il ritorno di Ulisse in patria e L’Incoronazione di Poppea di Monteverdi diretti da Rinaldo Alessandrini con la regia di Wilson.
Vince il Grammy Awards, Choc du Monde e Premio Amadeus con L’Orfeo di Monteverdi (La Venexiana, Claudio Cavina) come migliore disco di opera barocca del 2008.
Tra le altre incisioni di repertorio barocco: Affetti Musici di Monteverdi (Astrée, 1993), Euridice di J. Peri (Pavane Records, 1997), Missa Solemnis pro defunctis di Lodovico Da Viadana (Stradivarius, 1997), L’Arianna di Benedetto Marcello (Chandos, 1999), Memet di Giovanni Battista Sammartini (Dynamic, 2001), Sacred Cantatas di Sammartini (Naxos, 2006), Passio Secundum Joannem di Francesco Feo (2010), Stabat Mater di Haydn (Discantica, 2010), La Susanna di Stradella (Brillian Classics, 2011), Il Novello Giasone di Francesco Cavalli (Bongiovanni, 2012), Salve Regina di Monteverdi (Brilliant Classics 2012), Travestimenti di Monteverdi (Brilliant Classics 2016).
Approfondisce l’immenso repertorio barocco con grandi maestri del calibro di John Eliot Gardiner, William Christie, Ivor Bolton, Rinaldo Alessandrini, Réné Jacobs, Ottavio Dantone, Fabio Biondi, Alessandro De Marchi, Frieder Bernius, Giovanni Antonini, Enrico Onofri, Claudio Cavina, Peter Neumann.
Guadagnini è l’unico tenore italiano della sua generazione ad aver interpretato i tre ruoli principali (Orfeo, Ulisse, Nerone) del trittico monteverdiano con i direttori William Christie, Claudio Cavina e Rinaldo Alessandrini.
Dal 2017 ha avviato il progetto di esecuzione dell’Opera Omnia dei 9 Libri di Madrigali di Claudio Monteverdi presso la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano.