• Da 4 Settembre 2021
  • al 25 Settembre 2021
  • Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons
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  • al 25 Settembre 2021
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DANIELE INDRIGO. GOTICA

Contrappunti d’architettura

Nell’ambito delle iniziative del XXX Festival Internazionale di Musica Sacra 2021 “Trinitas. Trinità dell’Umano”.
Progetto espositivo che nasce nell’ambito della XXX edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra organizzato da Presenza e Cultura, Associazione Culturale Media Naonis, Centro Iniziative Culturali Pordenone e Comune di Cordenons, con il sostegno della Regione FVG.

Videointervista

[…] siamo venuti a conoscenza dell’attività di Daniele Indrigo, fotografo sacilese operante da oltre vent’anni, e che è stato già variamente protagonista di esposizioni personali e collettive, con serie di lavori che egli elabora e porta avanti nel tempo, cercandone con costanza e – vorremmo dire – con puntigliosa acribia l’edizione che lo soddisfi in maniera compiuta: almeno nei limiti in cui la compiutezza sia perseguibile all’interno delle umane attività.
Abbiamo apprezzato fervidamente l’intensità “mitica” dei suoi paesaggi, […] immagini realizzate all’interno di grandi cattedrali di Francia e Gran Bretagna dalle quali certo, e direi inevitabilmente, traspare la sostanza di razionalità costruttiva che ha reso possibile quelle costruzioni, ma ancor più traspare quel senso di immersione in uno “spazio sacro”, che credo sia esperienza comune per tutti coloro i quali, visitando queste grandi, spesso immense strutture architettoniche, non siano insensibili al senso di un “mistero”, che non diventa meno avvertibile per il fatto di essere storicamente inserito entro le grandi strutture della cultura filosofica e teologica medioevale.

Indrigo, fotografando, ha scelto a volte tagli obliqui, di movimento, rinvigorendo quel senso di meraviglia, di stupore incantato che coglie il visitatore dentro un ambiente che lo sovrasta per la sua grandiosità, ma anche per la sua sostanziale inconoscibilità poiché, qualunque sia il punto in cui egli sosta, molte sono le parti della struttura che gli rimangono nascoste, alimentando così il senso dell’esplorazione e della scoperta, cioè il senso di un’esperienza che, se vissuta non superficialmente, si rivela essere, per le emergenze sensoriali e per le domande che via via propone, una vera e propria esperienza conoscitiva.
Spazio “sacro”, misterioso, e tuttavia anche spazio “accogliente”, se non altro per le risonanze culturali che esso suscita almeno nel visitatore europeo: per il quale la nozione di “cattedrale” importa certamente il senso della maestosità, ma anche quello di spazio aperto, spesso anche di spazio di protezione e rifugio, come fu nel medioevo e oltre.

Intermezzo musicale con Maria Lincetto a cura del Conservatorio Tomadini di Udine

Galleria

foto by@Gigi Cozzarin

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