Auguri internazionali

È il 39° Fine Anno che ci si incontra – città e territorio – per gli auguri quasi consacrati, si direbbe, con un concerto internazionale. Si tratta di fedeltà a una iniziativa che ha con noi attraversato una infinità di variazioni di ogni genere: politico, culturale, sociale, economico. Non solo abbiamo resistito, grazie anche al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone, ma soprattutto abbiamo cercato di esprimere ogni anno creatività e innovazione, in un’iniziativa che dura da ormai quattro decenni. Le orchestre, scelte ogni volta secondo un criterio il più possibile di eccellenza, i tanti direttori, i solisti e i programmi hanno permesso alle molte migliaia di persone che hanno partecipato ai concerti non solo di salutare la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo con le musiche tradizionali degli Strauss, ma di arricchirsi di ascolti musicali importanti e spesso poco consueti per il grande pubblico.
Anche quest’anno ci avvaliamo di un’Orchestra importante dell’Est Europa, l’Odessa Philharmonic, con violoncello solista e direttore famosi. Ma non si tratta solo di fruire di importante occasione artistica, ma dato il luogo specifico da cui il complesso musicale arriva, l’Ucraina, è impossibile non collegare il senso della nostra scelta alla volontà di esprimere partecipazione ideale con una terra tutt’oggi martoriata da situazioni di guerra. Significativa, quindi, una presenza che può suscitare nelle coscienze di tutti, a prescindere dal clima di festa che vuole caratterizzare i nostri Concerti di Fine Anno, una consapevolezza responsabile di quanto ancora nel mondo c’è bisogno di pace. Pace e solidarietà sociale oltre che interpersonale. Un augurio che non esclude ma congloba ogni altro: pace nelle singole persone, nelle famiglie, nella nostra città, in tutto il territorio in cui viviamo.
Del resto anche il Concerto 2018, volendo richiamare come sempre più persone possibili al Teatro Verdi di Pordenone – a cui siamo grati per la collaborazione indispensabile – può essere un simbolo di come si dovrebbe stare il più possibile insieme. Non solo nella fruizione di un momento di festa, ma per diventare forza di crescita della comunità, concorde e non disunita e concorrenziale nelle sue componenti fondamentali, istituzionali, pubbliche e/o private. È peraltro questo l’impegno che da oltre mezzo secolo viene perseguito dalle varie Associazioni che operano nell’ambito della Casa Zanussi di Pordenone esprimendo centinaia di iniziative che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo di una cultura strutturale, interdisciplinare, continuativa e innovativa, mirando a coinvolgere tutte le età.
Maria Francesca Vassallo
Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone

Servizio TGR FVG dell’1 gennaio 2019
Videointervista al direttore Hobart Earle

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