Con Musicainsieme verso i cinquant'anni

Testimone e interprete di mezzo secolo di cambiamenti e trasformazioni di un territorio importante nel costruire accoglienza, lavoro e buon vivere, il Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone va verso i suoi cinquant’anni, diventando una piazza speciale, dove tutti possono incontrarsi, conoscersi e confrontarsi. Ora nuove sfide. Porte, finestre e recinti vanno spalancati. I suoi ambienti, già frequentatissimi, possono diventare un vero e proprio laboratorio dove ognuno ha compiti speciali, genitori con i propri bambini, giovani studenti o senza lavoro, nuovi arrivati da altri paesi in cerca di sistemazione, donne che assistono i nostri anziani. Tutti, per la propria parte, aperti a costruire nuovi progetti, nuovo futuro.
Un compito speciale per la Casa, sostenuto da tante persone, che vi collaborano e vi lavorano, seriamente. E che rappresentano il vero spirito di una città cresciuta confrontandosi con aperture internazionali. Il 2015 segna i cinquant’ anni di attività del Centro e di tutte le associazioni che vi operano.
Il nostro modo di celebrare, è proporre sempre nuove tappe su cui riflettere, se possibile in modo originale e creativo.
È con questo animo che accogliamo la nuova edizione di Musicainsieme con i suoi eccezionali protagonisti da Praga, in collaborazione con il Centro Ceco di Milano, e i giovani musicisti che diventano grandi ambasciatori del lavoro formativo svolto da tre importanti istituzioni, i Conservatori Musicali di Klagenfurt, di Castelfranco Veneto e di Udine.
Maria Francesca Vassallo
Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone

Se le molteplici attività della Casa Zanussi sono contrassegnate nel 2015 dalla memoria di mezzo secolo di storia, soprattutto quelle musicali sono emblema di come in questi cinquanta anni il maggiore Centro Culturale pordenonese – uno dei principali della Regione – sia stato motore irrefrenabile di apertura all’Europa e alle sue diverse espressioni intellettuali.
Non solo per posizione geografica ma anche per scelta culturale, lo sguardo della Casa Zanussi è stato spesso orientato a Est, ben prima della caduta dei regimi comunisti e del Muro di Berlino. Ecco dunque che ancora una volta il concerto di apertura di questa trentottesima serie di concerti ha come protagonista un gruppo di un Paese che solo recentemente è divenuto membro dell’Unione Europea. Il Trio Smetana di Praga è comunque da lungo tempo uno dei complessi cechi più affermati sulle scene internazionali. Fondato nel 1934 dal leggendario pianista ceco Josef Páleníček, padre dell’attuale violoncellista membro del Trio, rappresenta in qualche modo anche la grande scuola cameristica ceca, che affonda le proprie radici negli autori proposti nel programma: Bedrich Smetana e Antonin Dvorak. Di quest’ultimo il celebre Trio “Dumky”, capolavoro assoluto del repertorio per questa formazione, è anche emblema di una poetica peculiarmente slava che identifica nel termine “dumka” una sorta di meditazione epica e malinconica sulle gesta degli eroi che lottarono per la pace e la libertà.
Accanto ad essi, a testimoniare la vivacità della vita musicale di questo Paese, un giovane compositore emergente, Roman Haas. L’importante collaborazione con il Centro Ceco di Milano avviata per questo evento va ad aggiungersi a quelle consolidate con i Conservatori di Musica italiani e dei Paesi confinanti.
Quello di Klagenfurt, già presente negli anni scorsi a Musicainsieme, propone il duo costituito dalla violinista coreana Jisoo Lee e dal pianista sloveno Davorin Mori, impegnati in un programma che comprende tra l’altro la Sonata in do minore di Grieg e la stupenda terza Sonata in re minore di Brahms.
Ancora una testimonianza di come i Conservatori di Musica europei siano sempre più momento di incontro artistico e umano di nazionalità e culture diverse. Il Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto è invece rappresentato da un’eccellenza del Dipartimento di Musica Antica, l’Ensemble Ex Chordis, quartetto barocco nella tipica struttura a due violini, violoncello e clavicembalo, formatosi nella classe di clavicembalo di Lia Levi Minzi ma ormai attivo al di fuori dalle mura scolastiche.
Infine il Conservatorio di Udine, primaria istituzione della nostra Regione e protagonista di una fitta rete di scambi culturali internazionali di altissimo livello, propone un trio classico – pianoforte, violino, violoncello – tutto italiano, anzi friulano, e tutto femminile, come omaggio culturale e tutt’altro che retorico alla “Festa della Donna”: in programma il Trio di Clara Schumann, una delle più grandi “donne” della storia della musica, pianista, compositrice, solo parzialmente oscurata dal genio del marito, antesignana in qualche modo delle “femministe” i oltre un secolo dopo.
Franco Calabretto, Eddi De Nadai
Direzione Artistica

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